Dal ceppo CRISMANI sono nati oltre il 90% dei Campioni di Lavoro e Trialer!
Tutti i vincitori del Campionato Europeo Setter Inglese (grande cerca) discendono dai CRISMANI!
Dal 1954 ad oggi, dei 16 setter inglesi vincitori di Coppa Europa 14 sono progenie dei CRISMANI!
Se Edward Laverack è da considerarsi il padre del setter inglese, i CRISMANI sono da considerarsi le uniche solide ed inconfutabili radici, da cui hanno tratto linfa vitale i nostri Campioni di Lavoro e Trialer dell'ultimo mezzo secolo.
Infatti, sfogliando gli Almanacchi del Setter Inglese, o tramite la banca dati di questo sito, possiamo facilmente rilevare che i soggetti che hanno conquistato questi titoli negli ultimi 50 anni, salvo rare eccezioni, sono tutti discendenti dei CRISMANI.
Che i CRISMANI avessero lasciato un segno nella storia della razza, lo si sapeva già; ma che questo segno fosse così profondo e tangibile, ben pochi potevano immaginarlo. D'altra parte, la carenza d'informazioni che ha caratterizzato gli ultimi vent'anni della cinofilia italiana non ha certo facilitato, appassionati, cultori e storici delle diverse razze.
Chi era Giacomo Crismani?
Era un cacciatore, uno sportivo e ... uno che badava al sodo!
Da giovane fu un calciatore, poi un ingegnoso odontotecnico capace di trovare soluzioni da lui brevettate e poi commercializzate da multinazionali del settore, inoltre è sempre stato un grande appassionato di cani... da caccia. Affascinato dal ricordo di un setter inglese: West Down Turvy, che ebbe modo di ammirare negli anni '30 e che, a suo dire: "gli rimase nel sangue", decise di iniziare ad allevare attingendo dai suoi discendenti.
Prima del secondo conflitto mondiale fece qualche tentativo che però non ebbe alcun seguito: nel '36 con due femmine, Alectoris Cleo e Calì, nipoti di Turvy; nel '40 con Liana e Fram del Rovere.
Crismani pubblicamente sostenne: "L'inizio non fu lusinghiero, i risultati insoddisfacenti. Quello che apprendevo dalla lettura, dai consigli e insegnamenti di persone competenti non mi convinceva."
Dopo la guerra, nel '53, iniziò concretamente la selezione e l'allevamento del setter inglese. Cominciò partendo sempre da una discendente di West Down Turvy: Ques delle Morene.
Dal suo primo accoppiamento, il 23 marzo 1953 nacque Astra 5°, madre della campionissima Crismani Cora, vincitrice di Coppa Europa nel 1962.
La passione e la determinazione con cui allevava, lo indussero ad utilizzare il suo stesso cognome quale affisso per i suoi cani.
L'anno dopo, il 28 giugno 1954, dal secondo accoppiamento di Ques delle Morene nacquero nove cuccioli: Bella, Beta, Bill, Black, Buck, Bess, Birba, Bissa e Bora.
I primi nati con l'affisso "CRISMANI".
Questa cucciolata fu decimata dal cimurro, ma i nomi di alcuni di loro, anche se scomparsi in giovane età, si ripeteranno costantemente nei pedigree di quasi tutti i campioni di lavoro dei decenni successivi. Nell'ultimo mezzo secolo centinaia di altri campioni sono stati proclamati, alcuni di loro sono saliti pure sul podio dei vincitori delle più importanti manifestazioni nazionali ed internazionali.
Oltre ai sopra citati, nei loro pedigree si leggono i nomi di altri CRISMANI che, grazie al loro patrimonio genetico, hanno continuato a lasciare il segno.
Essi sono: CRISMANI CAIO, CRISMANI CALI', CRISMANI CORA, CRISMANI DAIANA, CRISMANI SLY, CRISMANI OLAF, CRISMANI IFOR,CRISMANI JOHN, CRISMANI DIK, CRISMANI COBRA, CRISMANI DUMBO, CRISMANI EROS 2°,CRISMANI HARRY, CRISMANI ATOS e molti altri.
Su questo sito è sufficiente fare un click sul loro nome o richiamarli con il "motore di ricerca" e consultare i loro discendenti, per riscontrare l'interminabile elenco di campioni che fanno parte della loro progenie. Crismani era un profondo conoscitore della razza ma soprattutto dei suoi cani. Accompagnato da una solida esperienza di cacciatore cinofilo, da una buona dose di intuito e, non ultimo, dal buon senso e dalla sua modestia, mai si lasciò attrarre dalle "meteore" o dalle mode passeggere.
Lavorò molto in consanguineità con i cani del suo allevamento che conosceva bene e da più generazioni.
Forse è proprio qui che risiede il segreto del suo successo: la conoscenza approfondita dei suoi riproduttori, inclusi i loro genitori, nonni ecc., il tutto associato ad un oculato ricorso alla consanguineità.
Parlando d'allevamento, in più occasioni asserì: "Per avere buoni risultati bisogna conoscere a fondo i riproduttori che si utilizzano ed ancor meglio se si conoscono bene anche i loro ascendenti".
Recentemente, un anziano e famoso dresseur mi raccontò un aneddoto molto significativo: "Anni fa conducevo un soggetto che piaceva molto a Crismani, ebbe modo di giudicarlo in più di una prova ed in alcuni casi gli rilasciò anche importanti qualifiche. In una di queste occasioni il proprietario gli chiese di accoppiarlo con qualche sua femmina. Crismani riflettè sulla proposta e gli rispose che prima di decidere in tal senso doveva averlo in canile per un po' di tempo per poterlo valutare adeguatamente a caccia".
Ciò non fu possibile perchè il cane era in "carriera", così il nome di questo campione mai comparve nel pedigree dei CRISMANI.
E' sul finire degli anni '70, poco più che ventenne, che ebbi il piacere di conoscere e di frequentare Giacomo Crismani.
Le cose che apprezzai maggiormente di lui furono la semplicità e l’innata modestia che lo caratterizzavano, anche se vantava quasi trent’anni di costanti e straordinari successi d’allevamento.
Salire in cattedra non era nel suo stile, anzi, preferiva fare domande, ascoltare il punto di vista altrui e... soppesarlo.
Ciò che apprezzai un pò meno fu invece il fatto di andare e tornare per tre anni da Mantova a Monfalcone prima che decidesse (finalmente!) di cedermi un paio di femmine: CRISMANI BRUNA, una figlia di CRISMANI HARRY e CRISMANI BOMBA, una bianco fegato figlia di CRISMANI IFOR.
Oggi, dopo quasi vent'anni dalla sua scomparsa (fine '84), esaminando l'ultimo mezzo secolo di successi dell'allevamento italiano del setter inglese, possiamo facilmente misurare il peso del suo contributo e constatare l'indiscutibile superiorità del suo operato, senza alcun timore di smentita.
Se diamo un'occhiata ai numeri ci rendiamo immediatamente conto del vitale contributo che hanno dato i CRISMANI alla storia della razza nel nostro paese.
Per cominciare, è bene distinguere due diversi periodi: la prima e la seconda metà del secolo appena conclusosi.
Su circa 643.000 setter inglesi iscritti nei Libri delle Origini, vediamo che:
13.000 (2%) sono nati dal 1900 al 1950,630.000 (98%) sono nati dal 1951 al 2000.
Non v'è chi non veda la sproporzione fra queste due cifre.
A quei tempi, in cinquant'anni vennero iscritti un numero di cuccioli pari a quelli che iscriviamo oggi in soli otto mesi.
In questi due diversi periodi, oltre alle iscrizioni, sono cresciuti proporzionalmente anche il livello del confronto e della competitività.
Ma è proprio in quest'ultimo mezzo secolo che i CRISMANI e i loro discendenti hanno saputo imporsi sui terreni delle prove, sia in Italia che all'estero. Le due tabelle riportate di seguito parlano da sole:
TUTTI i vincitori del campionato Europeo Setter Inglese sono progenie dei CRISMANI;
I vincitori del Campionato Europeo setter inglese G. C. |
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dal 1954 ad oggi, dei sedici setter inglesi vincitori di Coppa Europa, quattordici sono progenie dei CRISMANI.
I setter inglesi vincitori di Coppa Europa dal 954 |
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A loro si affiancano altre centinaia di Campioni di Lavoro e Trialer, sempre progenie dei CRISMANI, che rappresentano oltre il 90% di tutti i Campioni proclamati in Italia.
Questo, in estrema sintesi, è l'inoppugnabile contributo dei CRISMANI. Una realtà molto concreta, ben documentata e documentabile anche tramite la banca dati "Genealogie" di questo sito.Per concludere questo breve ricordo di Giacomo Crismani e dei suoi cani, trovo calzante un noto aforisma di Albert Einstein: "La differenza fra la gloria reale e quella fittizia sta nel sopravvivere nella storia o in una storia."